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Le vacanze pugliesi che iniziarono a Caserta
di GiadaLabbraBollenti
20.07.2013 |
6.269 |
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"A me piace molto mocchiato" mentre guardavo il pacco del barista con un evidente rigonfiamento nei jeans..."
Due anni fa ero in viaggio verso la Puglia quando mi fermo ad un autogrill vicino Caserta e mi sento subito osservata da alcuni ragazzoni dal pacco gonfio che mi lanciano sguardi di piacere. Così decido di prendermi un caffè. Tacchi alti, hot pant strettissimi a vita bassa che facevano intravedere il perizoma di pizzo, magliettina strettissima trasparente bianca con reggiseno nero di pizzo sotto. Dal barista al benzinaio, gli sguardi di desiderio si facevano sempre più insistenti. "Macchialo il caffè, per cortesia. A me piace molto mocchiato" mentre guardavo il pacco del barista con un evidente rigonfiamento nei jeans. Così vado alla macchina per fumare una sigaretta quando si avvicina il benzinaio evidentemente eccitato che mi chiede se devo fare il pieno. Ero parcheggiata in fondo in zona più buia ed appartata ed io inginocchiandomi davanti a lui gli dico che ho voglia di fare il pieno ma non certo di benzina. Così inizio a succhiargli il cazzone duro e grosso mentre lui mugola di piacere dicendomi "uà ch bucchin ca' fai. Si na meraviglia", "Pigliatill tutt 'ngann puttan pigliat tutt'a sustanz" e mentre mi tiene con le mani la testa sul suo cazzone che succhio avidamente mi scarica in gola una quantità industriale di sborra che ingoio tutta fino all'ultima goccia. "Ma arò stai ienne? Sei di quà? Ti trattieni un pochettino che qua stamm tutt'arrapat". Certo che mi trattengo. Mi dice di aspettare li ed io così faccio con in gola il sapore buonissimo della sua sborra. Mentre il benzinaio sparge la voce si ferma una macchina con a bordo tre maschioni che si affianca alla mia. "We bellezz ch stai facenn? Tieni caldo?" ed io maliziosa mi affaccio al finestrino dicendo loro che ho molta sete ed ho voglia di bere. "Ah e vuoi bere dalla canna? Noi stiamo molto eccitati" e tirano fuori tre cazzoni duri belli pronti all'uso. Così io mi inginocchio e loro scendono circondandomi. Inizio a succhiarli a turno mentre già duri come il marmo mi urlano che sono una "bucchinara". Uno di loro si fa strada nel mio culetto sfondandomelo mentre un altro mi sborra copiosamente nel viso rovinandomi tutto il trucco da troia. Aveva un fiume di sborra buonissima ed io continuo a succhiare l'altro fino a quando entrambi non mi riempiono la gola. Anche loro mi dicono di rimanere lì che avrebbero chiamato i loro amici. Nel frattempo arriva l'altro benzinaio, poi il barista, poi il cassiere, poi i due vigilantes, poi gli amici dei ragazzi, poi amici di amici che erano stati avvertiti, insomma era un via vai di cazzi e sborra. Alle prime luci dell'alba avevo perso pure il conto di quanti erano. Ero estasiata. Così mi risistemo il trucco oramai lavato via da tanta crema calda e proseguo il mio viaggio, sicura che sarebbe stata una vacanza fantastica. E così fu. Quest'anno ritornerò in Campania. Ad agosto. Mi fermerò anche a Napoli, vogliosa di assaggiare meglio i tanti bei maschioni campani e napoletani. Siete avvertiti: io sono insaziabile ;-)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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